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Enciclopedia Marxista

Personaggi storici

J

 

 

Jacob, Mathild
Jacovleva V. N.
Jacquemotte Jean
Jameson Frederic

Jaurès Jean A.
Joffe, Adolf
Jogiches Leo
Joinville d' Orleans, principe di

Jones, Ernest
Jottrand
Jouhaux Leon
Jover Luis Companys y
Justo, Liborio

Jacob, Mathilde (1873-),
segretaria e membro del circolo di Rosa Luxemburg, in seguito ruppe con lei; infine, però, scrisse un libro di sue memorie.

Jacovleva V. N. (1885-1944)
membro del partito bolscevico dal 1904; nel 1917 entrò a far parte del CC del partito e dopo l'Ottobre occupò varie cariche nell'apparato statale e del partito. Imprigionato durante il terzo processo moscovita, venne giustiziato nel 1944.

Jacquemotte Jean (1883-1936)
Segretario del Partito Comunista belga dal 1928, dopo che la maggior parte dei membri principali del partito fu espulsa per Trotskysmo.

Jameson Frederic
filosofo americano che ha scritto molto a proposito del "post-modernismo", da lui considerato l'espressione culturale del corrente periodo dello sviluppo capitalistico. Si definisce marxista.

Jaurès Jean Auguste (1859-1914)
storico, socialista francese esponente della sinistra revisionista; riformista per le concezioni relative al movimento operaio e ai suoi compiti, Jaurès lottò però con impegno per la pace, contro l'oppressione imperialistica e le guerre di conquista. Fondatore del giornale l'Humanitè. Ucciso da estremisti nazionalisti nel 1914.
"Politicamente ero assai distante da lui", ricorda Trotsky ne La mia vita, "Ma è impossibile non essere attratti dalla sua forte personalità. La mentalità di Jaurés, che era un composito di tradizioni nazionali, principi morali metafisici, amore per gli oppressi ed immaginazione poetica, mostrava il segno dell'aristocrazia tanto chiaramente quanto quella di Bebel rivelava la grande semplicità della plebe. [...]
"Avevo ascoltato Jaurés in assemblee pubbliche a Parigi, in congressi internazionali e all'interno di comitati, ed in ogni occasione era come se io lo ascoltassi per la prima volta. Non cadeva mai nella routine; fondamentalmente non usava ripetersi, ma trovava sempre parole nuove, mobilitando le latenti risorse del suo spirito. Alla potenza di una cascata, egli sapeva coniugare una grande gentilezza, la quale splendeva sul suo volto come un riflesso della più grande cultura spirituale. Avrebbe fatto crollare massi, avrebbe tuonato e portato terremoti, ma non mancava mai d'ascoltare. Stava sempre in guardia, sempre attento a qualsiasi obiezione, pronto a coglierla e schivarla. A volte spazzava via ogni resistenza innanzi a lui con la stessa spietatezza di un uragano, altre così generosamente e gentilmente come un tutore o un fratello maggiore. Jaurés e Bebel erano ai poli opposti, e ciò nonostante erano le torri gemelle della Seconda Internazionale. Entrambi erano intensamente nazionali, Jaurés con la sua fiera retorica latina, e Bebel col suo tocco di asciuttezza Protestante. Io li amavo entrambi, ma in modo differente. Bebel si è spento fisicamente, mentre Jaurés è stato fuori quand'era all'apice della sua forza. Tutti e due sono morti in tempo. La loro morte ha segnato la linea dove la missione storica progressiva della Seconda Internazionale s'è interrotta".

Joffe, Adolf ( - 1927),
membro del CC bolscevico al tempo della rivoluzione, dopo la vittoria divenne ambasciatore in Germania. Si suicidò dopo essere arrestato, nel 1927, per le sue posizioni di sinistra. Sua moglie Maria, anche lei bolscevica, sopravvisse, rinchiusa in campi di lavoro, fino alla morte di Stalin.

"Joffe era un uomo di grande ardore intellettuale, assai socievole nelle relazioni personali e saldamente leale alla causa. Diede alla Pravda sia denaro che tutte le sue energie. [...] In connessone col suo lavoro alla Pravda, Joffe> venne in Russia per svolgere attività rivoluzionaria. Fu arrestato ad Odessa, passò molto tempo in prigione e venne in seguito esiliato in Siberia. Non fu liberato sino al febbraio 1917, in seguito alla rivoluzione di quel mese. Giocò una delle parti più attive nella Rivoluzione d'Ottobre che seguì. Il coraggio personale di quest'uomo malaticcio [soffriva di problemi nervosi] era veramente immense. Lo posso ancora vedere nell'autunno del 1919 tanto chiaramente come fosse oggi, con la sua figura piuttosto grassoccia, nel campo colmo di proiettili di San Pietroburgo. Nell'immacolato abito del diplomatico, col gentile sorriso del suo volto pacato ed un bastone da passeggio in mano, come se stesse passeggiando semplicemente a lungo Unter den Linden, Joffe guardava i colpi che gli esplodevano intorno, senza affrettare né rallentare i suoi passi. Era un buon oratore, ponderato e coscienzioso nei suoi appelli, e mostrava anche buone qualità come scrittore. In ogni cosa che faceva, prestava la massima attenzione ai dettagli, una qualità che non molti rivoluzionari hanno. Lenin aveva un'opinione assai elevata del suo lavoro diplomatico. Per molti anni io gli fui legato in modo più stretto di chiunque altro. La sua lealtà nell'amicizia, tanto quanto ai principi, era senza eguali. Joffe terminò la sua vita tragicamente. Gravi disturbi ereditari stavano minando la sua salute. Altrettanto seriamente, inoltre, veniva colpito dallo dagli sfrenati colpi che gli epigoni scagliavano sui marxisti. Deprivato d'ogni possibilità di lottare contro la sua malattia, e quindi privato della lotta politica, si suicidò nell'autunno del 1927. la lettera che mi scrisse prima della sua morte fu rubata dal suo tavolo dagli agenti di Stalin. Linee intese per gli occhi di un amico, son state strappate dal loro contesto, distorte o tenute nascoste da Yaroslavsky e da altri personaggi corrotti. Ma questo non impedisce a Joffe dall'essere iscritto come uno dei nomi più nobili nel libro della rivoluzione".

Jogiches Leo (1867-1919),
nato in Russia, Jogiches fu tra i primi agitatori politici del proletariato lituano. Nel 1890 fuggì di prigione per trovare riparo in Svizzera; qui iniziò una lunga relazione politica e personale con Rosa Luxemburg. Nel 1893 i due fondarono il partito socialdemocratico polacco (SDKP). Jogiches fu assassinato mentre stava compiendo un indagine sull'uccisione della Luxemburg e di Karl Liebknecht.

Joinville, François Ferdinand Philippe duca d' Orleans, principe di (1818-1900),
terzo figlio di Luigi Filippo. Ammiraglio, si dimise dalla carica nel febbraio del 1848.

Jones, Ernest (1819-1869)
figlio di un ufficiale inglese; nel 1846 divenne cartista. Fu un ottimo oratore e presto divenne famoso. Al Convegno cartista del 1848 fu delegato per Halifax e venne eletto come membro del Comitato Esecutivo del Partito cartista. Nel luglio dello stesso anno venne condannato a due anni di carcere per la sua attività rivoluzionaria. Dopo la sua liberazione avvenuta nel 1850 egli divenne il leader dell'ala sinistra del movimento cartista. Dal 1852 in poi pubblicò il Chartist People's Paper, il cui primo numero apparve nel maggio del 1852. La pubblicazione di questo giornale continuò fino al 1858. Gli anni d'oro di Jones furono dal 1851 al 1853, periodo in cui egli fu sotto l'influenza di Marx.

Jottrand
Giurista, presidente nel 1847 dell'associazione democratica di Bruxelles

Jouhaux Leon (1879-1954)
esponente riformista del movimento sindacale francese, uno dei capi di destra dell'Internazionale sindacale di Amsterdam; sciovinista durante la prima guerra mondiale.

Jover Luis Companys y (l883-l940),
politico nazionalista catalano, fu primo ministro del governo regionale. Consegnato da Petain agli spagnoli, venne fucilato nel 1940.

Justo Liborio,
trotskysta argentino, membro del PC argentino dal 1934 al 1937. Ha scritto:
Estrategia Revolucionaria: Lucha por unidad y por liberacion nacional y social de la America Latina, 1957 e Leon Trotsky y el fracaso mundial del Trotskismo, 1959.

 


Ultima modifica 06.07.2001